martedì 16 dicembre 2014

Un Prevosto dalle Fiandre


Tutti i prevosti, recenti o remoti, finora conosciuti provenivano dal territorio limitrofo o, in pochi casi, da località lontane ma sempre all’interno della diocesi o fuori di poco. Per esempio dalla vicina Svizzera sono giunti due membri della famiglia Della Torre o Torriani, quando il Ticino era in parte ancora diocesi di Como, nel 1252 Bregondio che assommava la carica di Vicario generale e di Prevosto di Uggiate e dal 1751 al 1790 Gabriele, entrambi di Mendrisio. Oppure la serie dei prevosti Boldoni originari di Bellano, diocesi di Milano, ma sulle sponde del lago di Como. In un caso, però, ci fu un’eccezione, quando a Milano furono assoldati dei cantori fiamminghi e uno di questi Gaspard Van Weerbeke divenne nel 1498 maestro della cappella ducale. Alcune missive di Galeazzo Sforza parlano di lui in relazione all’assegnazione di vari benefici ecclesiastici. Nel libro edito da Brepols sulla musica alla corte degli Sforza[1], trattando di varie lettere ducali, si nomina il cantore Gaspar Verbech, “provost of the Church of Ogiate, diocese of Como”, come destinatario di ulteriori benefici, senza indicare a quale chiesa e a quale paese attuale si riferisse. Ma in un altro libro[2], si parla di due bolle riguardanti proprio Gaspar Verbeck chiamato precisamente “prepositus ecclesie sancti Petri de Ogiate, Cumane, …”. A questo punto non vi sono più dubbi, si tratta proprio della Chiesa plebana di Uggiate. Anche se altre pubblicazioni[3] traducono una lettera in cui si dice: “Il duca permette al cantore Gaspare de Weerbeke di cedere l’acquisita prepositura di Olgiate Comasco, mediante certa pensione annua, al prete Agostino de’ Boldoni di Bellano.” L’errore è dovuto alla cattiva traduzione di Enrico Motta che scoprì le due lettere riferite al nostro prevosto, e che l’autore del libro sugli Antegnati, D. Muoni data al 1474. Il riferimento ad Agostino Boldoni conferma che si tratta proprio di Uggiate e non di Olgiate (che a quel tempo non era ancora una prepositura), perché il suo nome è presente nella cronotassi dei prevosti plebani di Uggiate.
Ma chi era e da dove proveniva il cantore nonché prevosto Gaspar van Weerbeke? 
Sappiamo che era un sacerdote della diocesi di Tournai[4] nelle Fiandre, attuale Belgio, nato probabilmente a Oudenaarde, dove venne educato, ma poco si sa della sua giovinezza. Probabilmente venne a contatto con Johannes Regis e potrebbe aver studiato con Ockeghem, inoltre è probabile che abbia conosciuto Dufay. Nel 1471 giunse a Milano come cantore assoldato dagli Sforza ed è in questo periodo che ricevette la nomina a prevosto di Uggiate. Dopo una parentesi alla corte papale, ritornò a Milano come maestro di cappella alla corte degli Sforza. Nel 1474 venne autorizzato dal duca a cedere la prepositura al prete Agostino Boldoni di Bellano, dietro compenso di otto ducati l’anno[5][6]. Evidentemente la nomina alla chiesa di Uggiate come ad altre, non era mossa da motivi pastorali, ma economici per il sostentamento dei musici più prestigiosi. Oltretutto il nostro era anche compositore e alcune sue opere sono giunte fino ai nostri giorni. Tuttavia piace pensare che qualche rapporto con Uggiate debba averlo avuto e abbia lasciato una sensibilità musicale, se qualche decennio più tardi, nel 1556, tra le prime spese fatte dal Consorzio dei sacerdoti della pieve di Uggiate, si trova “il libro delle messe in contrappunto e i madrigali di Arcadelt”[7] Sappiamo che la pubblicazione dei primi quattro libri dei madrigali risale al 1539, ma quella del libro delle messe addirittura al 1557 a Parigi, quando era al servizio del cardinale Carlo di Lorena (de Guise), dopo essere stato cantore della Cappella del Papa. Quindi i canonici e i preti della nostra Pieve erano aggiornatissimi riguardo alle ultime novità della musica liturgica. Considerando che pure Arcadelt era un Fiammingo, c’è da rimanerne meravigliati. Certo che poter ascoltare oggi su “You Tube” l’antifona Ave Regina Cœlorum musicata secoli fa e sapere che il compositore è stato, seppur per breve tempo, il nostro prevosto, fa una certa gradevole impressione



[1] P.A. Merkley e L.M. Merkley, “Music and Patronage in the Sforza Court”, Turnhout, Belgium; Brepols, 1999, pag. 29.
[2] M. Ansani e G. Battioni “Camera Apostolica: documenti relativi alle diocesi del ducato di Milano, Unicopli, 1997, pag. 556.
[3] Archivio storico lombardo, vol.10° e D. Muoni “Gli Antegnati organari insigni, della Bibliotheca Musica Bononiensis, 1883, pag.27.
[4] A. Perria “I terribili Sforza (Storie d'amore e di sangue della storia d'Italia)”, vol.1°, Sugar 1969
[5] Archivio storico lombardo, Giornale della Società storica lombarda, serie seconda, volome IV –Anno XIV, Milano,.1887, pag. 212
[6] A. Perria “I terribili Sforza, o.c. vol.2°, pag.129.
[7] APLANUM MCMLXXXIII, P.Livio: Il primo regolamento del «Consorzio» dei sacerdoti della Pieve di Uggiate, p. 144, nota 5