venerdì 28 marzo 2014

Don Virginio Sosio

È stato il parroco della stagione conciliare, che ha saputo traghettare la parrocchia di Uggiate nella nuova era della Chiesa e del mondo nello spirito della continuità e del rinnovamento. 
Essendo nato il 9 maggio 1913 a Stazzona in Valtellina e battezzato lo stesso giorno, ha respirato con l'aria dei monti anche la fede solida della sua gente. 
Dopo essere stato parroco di Isolaccia dal 1941, il 12 maggio 1954 è nominato Arciprete di Uggiate e vicario foraneo, il 4 luglio fa il suo ingresso in parrocchia (vedi foto) e vi rimane fino al 18 ottobre 1978, quando è nominato Vicario Episcopale per la Valtellina e la Valchiavenna.
Fin da subito diede vita a varie iniziative per dare impulso alla vita parrocchiale. 
L'ingresso a Uggiate
Nel 1954 stesso promosse la "Visitatio Mariæ", detta popolarmente la visita della "Madonna Pellegrina". Un atto di devozione alla Vergine portando la sua immagine nei rioni e nelle frazioni del paese.
Nel 1957 si celebrarono le Missioni parrocchiali. 
Poi vennero gli anni del Concilio. L'Arciprete don Sosio fu sollecito nel rinnovare la pastorale della parrocchia, istituendo già nel 1969 il Consiglio Pastorale e promuovendo negli anni successivi una nuova forma di benedizione delle famiglie, riunendole a gruppi e celebrando la Messa in vari rioni.
Nel 1971 iniziò a Somazzo gli incontri per coppie di sposi.
Nel 1973 in occasione della domenica delle Palme si inaugurò la prima festa degli anziani.

Si adoperò anche per gli adeguamenti liturgici che seguirono gli anni del Concilio. Anzi già dal suo arrivo a Uggiate abolì le distinzioni nei funerali che si celebravano con diverse modalità a seconda della classe. Il 31 gennaio 1965 fu celebrata la prima messa bilingue e il giovedì santo del 1967 la prima concelebrazione sull'altare rivolto al popolo. Tuttavia si capiva che non apprezzava l'abbandono del latino e del canto gregoriano e qualche anno dopo la riforma, durante l'ottava dei defunti, cantò ancora tutta una messa in latino e ogni tanto richiedeva la "Messa de Angelis" e quella "cum Jubilo".
Nel 1972 inaugurò la celebrazione comunitaria dei Battesimi e per l'occasione indossò per l'ultima volta la cappa magna e usò la ferula che però al termine della celebrazione cadde e si ammaccò.

Veramente tante le opere realizzate nei suoi 24 anni di ministero.
File:Don sosio v.jpgNel 1955 venne benedetta la nuova chiesa ai Mulini.
Nel 1956 rifacimento del castello delle campane della chiesa plebana.
Nel 1957 pulitura della chiesa plebana e nuovi finestroni.
               17 novembre: benedizione delle tre campane per la chiesa                       dei Mulini
                 7 dicembre: donazione della famiglia Somaini delle due                           tele di Paolo Pagani
Nel 1958 inaugurazione dei lavori alla chiesa di Somazzo.
Nel 1960 lavori all'oratorio (abitazione vicario, palco e aule di                            catechismo)
Nel 1964 per il centenario della statua della Madonna, collocati 40                     banchi nuovi nella plebana.
Nel 1965 sistemazione altare della chiesa di Somazzo e restauro della                 statua di S. Giuseppe.
Nel 1968 nuovo tabernacolo nella plebana.
Nel 1971 Mons. Teresio Ferraroni inaugura il complesso dei lavori                    nella chiesa plebana: rifacimento del tetto, consolidamento                  delle volte, nuovo zoccolo esterno in granito rosa. Purtroppo in questa circostanza è stato demolito                l'oratorio di Maria Bambina.
Nel 1972 viene affrescata l'abside della plebana con l'Ultima Cena dell'uggatese Torildo Conconi.
Nel 1974 inaugurazione del nuovo auditorium all'oratorio.
Nel 1976 elettrificazione delle campane della plebana.
Nel 1978 lavori alla chiesa dei Mulini.

La sua presenza a Uggiate è stata accompagnata da una serie di vocazioni sacerdotali. Pochi giorni prima del suo ingresso, il 27 giugno 1954 fu ordinato sacerdote don Giovanni Conconi che venne subito nominato parroco di Germasino. Dopo aver celebrato il proprio 25° di sacerdozio nel 1961, accompagnò due novelli sacerdoti all'altare nello stesso giorno, era il 29 giugno 1963 e i due uggiatesi che celebravano la Prima Messa erano don Mario Conconi, fratello di don Giovanni  e don Mario Lurati. Il primo fu nominato vicario a Lezzeno e ora è parroco di Crebbio, vicino a Mandello, il secondo fu nominato vicario a Torno e in seguito ha lasciato il ministero.
Ebbe anche la gioia  di veder fiorire diverse vocazioni missionarie. La prima a sbocciare fu quella di P. Leone Martinelli del PIME, il primo dei tre figli della signora Adele, la domestica di don Virginio, che il 29 giugno 1965 celebrò la Prima Messa ad Uggiate. Il 23 giugno 1968 accompagnò all'altare P. Gigi Cocquio, missionario del PIME, che il 21 agosto 1970 partì per le Filippine, gli venne assegnata una parrocchia nella periferia di Manila, nel quartiere di Tondo. Nel 1966, il 2 luglio celebrò la Prima Messa ad Uggiate P. Marco Martinelli, missionario comboniano, fratello di P. Leone. Nel 1970 ci fu la Prima Messa di P. Pierino Re, comboniano che aiutava i sacerdoti sia per le attività dei Mulini che per il catechismo parrocchiale. Nel 1973 il 23 giugno venne ordinato sacerdote nella nostra Chiesa Plebana P. Quirico Martinelli, anche lui del PIME, inviato in Bangladesh. L'anno successivo ci furono altre due Prime Messe, il 12 maggio di P. Natalino, dall'India, adottato da una famiglia del paese e il 23 giugno quella di don Ilario Martinelli, salesiano, terzo figlio della signora Adele. Quattro anni dopo, nel 1978, il 26 novembre festa di Cristo Re salutò la popolazione di Uggiate e pochi giorni dopo, come Vicario Episcopale della Valtellina, partecipava a Morbegno alla mia ordinazione diaconale. Come un'ordinazione aveva preceduto di pochi giorni il suo ingresso, così un'altra ordinazione accompagnò la sua dipartita da Uggiate.

Nell'ultima Messa celebrata il 26 novembre 1978 disse all'omelia: «Ho tutti i giorni, e sono tanti della mia vita passati tra voi, ho fatto mia l'ansia di Cristo alla vigilia della sua morte per la nostra salvezza: "Ut unum sint", che siano una cosa sola, che siano veramente comunità, che si vogliano bene...Tanti preconcetti, anime che mi ascoltate, forse per l'ultima volta, tanti preconcetti devono essere bruciati, devono essere distrutti se vogliamo creare veramente un'autentica comunità.» Possa dal cielo aiutare la comunità di Uggiate a realizzare il suo sogno.